martedì 30 settembre 2008

Miracolo! marketing e comunicazione diventano sostenibili



Sono passati ormai alcuni giorni dalla chiusura di Ring e dopo il meritato riposo post-evento e il tempo giusto per una riflessione a semi-freddo, posso fare il peso netto con alcune considerazioni.
Sono tante le cose accadute nella pancia gravida di Ring, liquido amniotico di una cultura che cambia e fluttua tra il materiale e l’immateriale, tra il concreto e il percepito, in un pianeta che sta sempre più stretto ad una umanità che si allarga a dismisura.
Sono tante le cose accadute nella pancia gravida dell’evento, liquido amniotico di una cultura che cambia e fluttua tra il materiale e l’immateriale, tra il concreto e il percepito, tra ricchezze e povertà assolute, in un pianeta che sta sempre più stretto ad una umanità che si allarga a dismisura.

Contraddizioni insostenibili


Un mondo schizofrenico in cui nel nord si muore di troppo cibo e troppa opulenza, mentre nel sud si muore per mancanza di cibo, di acqua e di diritti umani essenziali.
Di questo ed altro si è parlato nella grande arena del marketing e della comunicazione e, almeno a mio avviso, tra una plenaria, un focus ed un workshop, è accaduto un vero e proprio miracolo.“Quelli della comunicazione”, che per molto tempo sono stati considerati “markettari” venduti al miglior offerente, hanno dato uno straordinario colpo di timone alla visione del liberismo, più o meno selvaggio, per mettere in campo un approccio che tenga conto del business, della competitività e del profitto, ma depurate dalle tossine etiche che non hanno consentito e non stanno ancora consentendo una crescita equilibrata, che tenga conto soprattutto della vita e non solo di quella che riguarda una esigua minoranza.
Miracolo o miraggio utopistico?
Ed ecco che dal Ring di Lecce si proietta una visione che fa pensare al miracolo di San Francesco e il lupo e pare proprio che cominci ad emergere, sempre più forte e chiara, l’idea che se il lupo si mangia tutti gli agnelli, non ce ne sarà più per nessuno. Nè per i lupi nè per gli agnelli e neppure per l’erba, l’aria, la terra…
Ma la vera rivoluzione, se non si è trattato di un miraggio, è che tutto questo non è successo nell’arena di ambientalisti visionari o da quella di filosofi del bicchiere mezzo vuoto, ma dai rampanti e pragmatici uomini del marketing e della comunicazione. Un evento che ha parlato del futuro prossimo venturo, attraverso il confronto tra l’impresa, la pubblica amministrazione, i ricercatori, l’università, coloro i quali producono eccellenze e i guru della comunicazione e del marketing, protagonisti di aree diverse e di diverse generazioni. Tutti insieme appassionatamente nell’anello aperto di Ring, per confrontarsi, incontrarsi, scontrarsi. Mettersi in gioco e giocare a far quadrare i cerchi, per trovare insieme le proposte che offrano al mondo soluzioni equilibrate, realizzabili e condivisibili per uno sviluppo davvero sostenibile e non solo a parole.
Pensavo inoltre, a proposito di miracoli, apparizioni e miraggi, che la Madonna appare sempre in luoghi a sorpresa. Grotte, sperdute radure e misconosciuti supramonte e non certo nelle cattedrali del sapere nei centri cosiddetti deputati alla fede, che eventualmente lo diventano dopo. Proprio questo è successo anche per Ring. Un miracolo che si è manifestato in “periferia”. A Lecce, nel Salento, nell’estremo sud. Proprio dove lo sviluppo arranca, l’economia fatica e l’impresa viaggia in eterna salita. Ma forse proprio per questo si sente una gran voglia di voltare pagina, di dare una scossa alle vecchie pregiudiziali e far partire nuove energie per un viaggio che sa ancora di futuro, ma che nelle teste e nei cuori degli uomini del sud si prepara per diventare presente. Un presente di eccellenze, d’innovazione e di cambiamento per il quale vale la pena di lavorare…magari a partire dal Ring di Lecce verso il mondo e da next mediterranean verso l’infinito. Luoghi delle idee che vi invito a frequentare per seminare e raccogliere insieme un mondo migliore.

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